Trippa in umido alla genovese

A modo mio
Ingredienti e dosi per quattro persone:

700 grammi di trippa mista cotta tagliata a listarelle
3 patate 
2 carote
una cipolla
2 foglie d'alloro 
una ventina di fagiolane
un rametto di rosmarino
un gambo di sedano
un ciuffo di prezzemolo
un bicchiere di vino bianco secco
un bicchiere di olio extravergine di oliva
cinque pomodorini tipo ciliegino
una manciata di pinoli
sale e paprika q.b
parmigiano grattugiato q.b.

 

Preparazione:

Cuocete in poca acqua salata le fagiolane, dopo averle lasciate in ammollo per una notte intera.
Sciacquate e scolate la trippa. Togliete la buccia alle patate, lavatele, tagliatele a pezzetti e tenetele da parte immerse in acqua fredda. Sbucciate la cipolla e le carote, lavatele e fate a rondelle 2 carote. Tritate nel mixer la cipolla, la carota rimasta, la costa di sedano e le foglie di prezzemolo. Trasferite il trito di sapori in una casseruola di coccio capiente, aggiungete la trippa, i pinoli e l’olio EVO e rosolate il tutto a fuoco vivo, lasciando il tempo alla frattaglia di dare via  tutta l’acqua: questa fase è fondamentale per riuscire ad ottenere una trippa accomodata perfetta. Poi unite l’alloro, spruzzate col vino bianco, lasciatelo evaporare e, per ultima, aggiungete i opomodorini apezzettini. Mescolate accuratamente, coprite col coperchio, regolate la fiamma al minimo e lasciate cuocere per circa 45 minuti, aggiungendo acqua calda (ad esempio quella che avete usato per i fagioli) ogni volta che occorre e girando di tanto in tanto: sul fondo della pentola deve essere sempre presente 1 dito di liquido.Trascorsi i 3/4 d’ora necessari per sfibrare la carne, aggiungete le patate, salate e continuate la cottura per 20 minuti, allungando sempre con acqua calda all’occorrenza, affinché la trippa resti morbida e bagnata. Non preoccupatevi se la preparazione vi sembra troppo liquida, dato che la si può fare restringere all’ultimo secondo le proprie preferenze. Aggiungete infine le carote a rondelle, il rosmarino tritato e le fagiolane facendo cuocere ancora a fuoco basso per circa 1/2 ora: la trippa accomodata non soffre se rimane sul fuoco un po’ di più del necessario, anzi….ne guadagna. Controllate la salatura, unite un pizzico di paprika e servite la trippa ben calda con una generosa spolverata di parmigiano reggiano e accompagnata da un vino rosso corposo.


Ricetta originale

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